sabato 13 luglio 2013

Atlantis : Segreti d'un mondo perduto


Positivo :
Questa avventura grafica punta e clicca strutturata in enigmi come Myst (anche se, a differenza di esso, è fusa con una componente di azione, di usare oggetti e armi su cose e/o persone, e i momenti in cui si può venir imprigionati o morire sono molto più frequenti e parte integrante del gameplay, anziché essere relegati solo alla fine del gioco) ha fin dal suo inizio riferimenti all’esoterismo molto evidenti.
Questo è l’incipit : “Mentre il resto dell’umanità emerge lentamente dalla Preistoria, il segreto popolo di Atlantide, nel frattempo, gode già di un’antica civiltà…una civiltà straordinariamente sofisticata. Da tempo immemorabile, Ammu, la Dea Luna, governa su tutte le cose, assistita dal consorte Sa’at, il Dio Sole. Come è sopra, così è sotto… Dal suo palazzo, la regina Rhea governa un’isola di pace e di abbondanza, in cui le stagioni vanno e vengono, anche se il tempo sembra fermo.”
 Si parla del continente perduto di Atlantide, culla di una civiltà altamente avanzata, dal punto di vista materiale ma soprattutto spirituale e interiore, come già diceva Platone. “Come è sopra, così è sotto” è un palese principio esoterico stante a significare l’analogia tra macrocosmo (Universo, energia e psiche universale) e microcosmo (essere umano, energia e psiche umana)…interessante il fatto che si dice “Ammu, la Dea Luna, governa su tutte le cose, assistita da Sa’at, il Dio Sole”, mettendo il principio femminile (Luna) come il più importante, con quello maschile (Sole) che fa da supporto ed è comunque sottomesso, e presentando la società di Atlantide come matriarcale, mentre in teoria sarebbe dovuta essere una società gilanica, ovvero né patriarcale né matriarcale, ma con i due principi complementari Sole/Luna, Maschio/Femmina in equilibrio e in collaborazione tra loro : il termine “Gilan” infatti, coniato da noi moderni, viene da “Gi” (abbreviazione dal greco “Ginè”, donna) e “An” (dal greco “Andros”, uomo) con in mezzo la elle “l” (avente due accezioni : 1) segno fonetico greco leyin/lyo che vuol dire “liberare” ; 2) segno di unione, armonia e collaborazione in tutti i sensi tra i due sessi).
 Società inoltre, queste gilaniche, profondamente connesse con l’interiorità e il Divino, orientate come prima cosa allo sviluppo coscienziale e al “Conosci te stesso” di ogni individuo, di conseguenza auto-organizzate e a modo loro anarchiche, perché senza bisogno di governo né Stato (che anzi è fautore di danni e di male, e diventa necessario solo là dove ormai il livello di coscienza complessivo e sui vari piani del singolo individuo e della collettività di individui si è abbassato molto, e con poca coscienza si hanno poche possibilità e poca libertà… l’essere umano è divenuto schiavo dentro di sé, nella sua psiche, e di conseguenza si crea e ha bisogno della schiavitù fuori, cioè uno Stato e un governo che comanda sulle persone), dunque non contemplanti monarchie di re o regine…
Tuttavia, ciò nel gioco può essere simbolico del fatto che nelle società gilaniche com’era quella atlantidea si venerava la Dea Madre (paragonabile alla Dea Ammu del gioco), il principio femminile Yin che assorbe il germe potenziale di Vita (ricevuto dal principio maschile irradiante Yang), lo fa crescere e gli fa sviluppare le sue proprietà vitali ed essenziali, facendolo passare da vita, individuo potenziale a vita, individuo in atto. Esso è il principio che, nella sua manifestazione umana (la donna), “regna” incontrastato (o per lo meno ha la possibilità di farlo, se viene espresso in modo armonico) su tutta una sfera di sensazioni, sentimenti e vibrazioni pure e d’essenza, come anche il principio maschile “regna” nella sua manifestazione umana, ma su una gamma e sfera di vibrazioni diverse (e da qui l’analogia, la corrispondenza metaforica nel gioco col Re e la Regina di Atlantide, dove la Regina Rhea occupa un posto di massimo rilievo a significare il fatto che sull’isola, almeno in origine, il principio femminile era grandemente considerato).
Si riconosceva alla natura femminile e Yin del cosmo una affinità particolare con certe energie sottili e fluide, una sensibilità più acuta nel captare specifiche vibrazioni psichiche, sentimentali ed emozionali, e tale capacità se fosse stata apprezzata e curata avrebbe creato una società più sensibile, comprensiva, e la donna con la sua natura e sensibilità speciali avrebbe aiutato l’uomo nel suo proprio sviluppo coscienziale, nel ricordo di sé e dell’essenza propria e di tutte le cose, salvandolo e liberandolo inoltre dalla propria limitatezza percettiva…  probabilmente è anche in questo significato che consiste quella “l”, segno fonetico greco per “liberare”, tra “Gi” e “An”, ossia “La donna libera l’uomo” (Gilan), oltre ad essere segno di congiunzione e di unione paritaria, armoniosa e collaborativa tra i due opposti complementari (che venivano così rispettati entrambi, ma senza considerarli erroneamente uguali e identici, pari nei diritti e nell’importanza ma riconoscendone al tempo stesso le peculiari caratteristiche differenti tra loro, senza mischiarli) maschio e femmina, Yang e Yin, Sole e Luna.







Un simbolismo, quello del Sole e della Luna, molto presente anche nel gameplay. In vari enigmi verranno ritrovati questi due opposti, oltre ad altri precisi simboli esoterici :







l’Ouroboros, “il serpente che si morde la coda”, stante a rappresentare il principio del ciclo eterno, il cui inizio e la cui fine coincidono, ricominciando un altro giro, principio che sta alla base di tantissime cose nel nostro Universo, come ad esempio in ciò che fa il Sole con alba, mezzogiorno, tramonto, notte e di nuovo alba, o anche la Luna, col suo ciclo di 28 giorni (dove c’è una forte corrispondenza col ciclo mestruale della donna) in cui vi è Plenilunio, Luna calante, Novilunio, Luna crescente e ancora Plenilunio, o il ciclo della reincarnazione di nascita, morte, rinascita, e così via ;







la stella di David a 6 punte, che non è altro che l’insieme di due triangoli sovrapposti, l’uno col vertice che punta verso Madre Terra in basso, e simboleggiante i primi 3 chakra, inferiori e “terreni”, più energeticamente densi e “materiali”, l’altro col vertice che punta verso Padre Cielo in alto, e rappresentante gli ultimi 3 chakra, superiori e “celestiali”, che si riferiscono a energie più sottili e “spirituali”…  ma è nel chakra centrale in mezzo, il 4°, quello del Cuore, sede quindi delle sue specifiche virtù (compassione, affettività, volendo dirlo in una parola, Amore incondizionato) che vi è il ponte di collegamento tra i piani inferiori e i superiori, ed è lì dove i due triangoli di Cielo e Terra, Padre e Madre, possono unirsi, proprio “in virtù della sua virtù (l’Amore)” e può esserci la risonanza e il coordinamento armonico tra i chakra e quindi tra i vari piani psicologici dell’essere umano. Inoltre il triangolo con la punta in alto, Padre Cielo, la profonda natura maschile, riguarda la staticità ed immobilità della realtà superna, iperuranica e ideale (il Cielo è Yang, irradia il seme della Vita che sarà poi assorbito e sviluppato dalla Terra, e dev’essere statico, compatto e fermo per avere la spinta e la forza necessaria a irradiare con efficacia e precisione, proprio come il fallo maschile, che non si piega e non è volubile alle perturbazioni quando è eccitato e viene avvolto dalla vagina, ma al contrario diviene sempre più compatto, eretto, risoluto e fermo, e ciò pian piano gli dà la carica per iniettare alla fine il seme, per trasmetterlo potentemente e fecondare… se non avesse avuto tale fermezza, se fosse stato mobile ai turbamenti non avrebbe irradiato e trasmesso bene), mentre al contrario il triangolo col vertice verso il basso, Madre Terra, la natura femminile, si esprime nella volubilità, mutevolezza e mobilità (“la donna è mobile, qual piuma al vento”… ) delle cose e degli eventi nella realtà oggettuale del Panta Rei, il tutto che scorre (la Terra, Yin, assorbe il seme e lo sviluppa attuando una vera e propria creazione, e per farlo necessita di esser cangiante dentro di sé, di alternare molti stati in corrispondenza degli imput forniti dal seme ideale che si sviluppa, in un processo dinamico che porta al parto e alla creazione di un ente nuovo, maturazione del germe iniziale… senza questa mobilità e dinamicità della Terra, della natura femminile, il germe, il seme non avrebbe sviluppo né sarebbe ben accolto e ricevuto). Cogliere entrambe queste realtà, quella “ferma” e “fissa” e quella “mobile” e “scorrevole”, in un’unione inscindibile, equivale ad abbracciare il mondo nella sua interezza. Ed ecco che tale ulteriore significato di questa stella a 6 punte molto presente in questo gioco, lo si trova già in parte dell’incipit della storia, in forma di analogia : “…[Atlantide è] un’isola di pace e di abbondanza, in cui le stagioni vanno e vengono,(volubilità femminile) anche se il tempo sembra fermo…(fermezza maschile)”.
Interessante il fatto che nel gioco gli atlantidei si spostino da un luogo all’altro e intraprendano viaggi anche molto lunghi con un veicolo consistente in una specie di barca, apparentemente di legno, con ai lati come due ali di libellula che si attivano e la fanno librare e dirigere in volo quando si posiziona, all’interno di un mini-globo terrestre metallico posto sulla prua, un particolare cristallo, su cui il conducente proietta l’idea del movimento, mentre dentro di sé si concentra sulla propria mappa interiore per trovare la strada verso un simbolo rappresentante il luogo di destinazione. Interessante perché sembra che anche nella vera Atlantide ci fosse una tecnologia avanzata basata su dei cristalli e dei veicoli, chiamati Vimana, che si spostassero grazie a motori anti-gravitazionali. Emblematico nel gioco anche il fatto che i piloti usino delle capacità animiche e interiori per azionare tali tecnologie, in accordo con la perfetta fusione tra interiore ed esteriore, “alto e basso”, “sopra e sotto”, che probabilmente vigeva anche nella vera Atlantide, almeno prima che le cose degenerassero nella brama perversa di conquista e di “potere” condotta tramite l’uso incosciente e distorto della conoscenza magica, tramutata in magia nera.
Proprio quest’ultimo è l’aspetto centrale della storia del gioco, che sembra rievocare proprio il modo (seppur comunque cambiato in vari aspetti, adattato ad esser messo in un gioco per persone per lo più del tutto a digiuno di conoscenze esoteriche e non) in cui nella vera Atlantide andò, oltre a qualcosa che ha a che fare in generale con la nostra evoluzione animica : gli antagonisti del gioco iniziano a stufarsi dello status quo che vige sull’isola, una sorta di tranquillo benessere ormai però piatto, monotono e senza più strade entusiasmanti da percorrere, sempre fermo allo stesso punto, mentre oltremare dei temibili barbari si stanno rafforzando nel loro sapere e potere militari… o almeno questo è quello che temono tali atlantidei antagonisti, che vogliono cambiare Atlantide già da circa un centinaio d’anni, alimentati nella loro xenofobia e paura del futuro dai sacerdoti di Sa’at (anch’essi  antagonisti nel gioco). Iniziano così a bramare il sapere e il potere necessari a far prevalere la loro "migliore e superiore patria" sugli “inferiori barbari”, a trasformare Atlantide in una potenza militare conquistatrice, preferendo ora come società un patriarcato col solo maschio che governa depredando e affermandosi su altri territori in modo insensibile, perché ormai è un Sole che rifiuta la mediazione della sua Luna, della donna che, creatura più sottile , lo perfeziona e lo indirizza nello sviluppo delle sue potenzialità di amare e di salvarsi, come detto prima… si vede quindi ormai la scissione dell’armonia tra Yin e Yang, rifiutando Yin e cadendo nello squilibrio e nella perdita di interiorità. Ma è adesso che la trama del gioco mostra un risvolto che non riguarda solamente la storia di Atlantide (sebbene essa ne sia comunque palesemente legata) ma bensì tutta la storia di questo mondo e della nostra esistenza qui : gli antagonisti, capeggiati dai sacerdoti di Sa’at, alla fine scoprono parte della Conoscenza Occulta, così viene chiamata, nascosta in un certo punto del mondo. La Conoscenza Occulta consiste nel gioco in un cristallo che, in soldoni, racchiude in sé tutta la vera Conoscenza dell’universo, della psiche e dell’esistenza, la Gnosi Universale. Venuto dal cosmo e precipitato sulla Terra ai tempi degli antenati degli atlantidei, fu raccolto da tali antenati, ma a un certo punto, per qualche motivo che il gioco non racconta, si divise in due (non è chiaro se in due metà “uguali”, oppure in due pezzi o parti dissimili), e da allora ci fu il cristallo della Luce e il cristallo dell’Oscurità. Quest’ultimo (quello verso cui gli antagonisti sono attirati, e che possiederanno) dà una conoscenza che deriva dal puro cristallo indiviso originario, ma è oscurata e distorta, anch’esso ha in sé un soffio dell’essenza profonda dell’esistenza (altrimenti non potrebbe emanare e dare a chi ce l’ha almeno parte di conoscenza sull’assoluto e parte di verità) ma paradossalmente lavora contro quella stessa essenza, anche se non è esattamente l’antitesi, l’opposto della Luce della Conoscenza e dell’Amore (emanata appunto dal cristallo della Luce), ma è piuttosto un’assenza di tale Luce, una “assenza di essenza”, una “luce che è meno luce della Luce”, una torcia la cui fiamma è celata, corrotta e ottenebrata da una polvere oscura, un alone nero creatosi dalla scarsa cura e dalla scarsa auto-alimentazione della torcia (la nostra coscienza dovrebbe essere attiva e auto-alimentarsi prendendo coscienza, altrimenti non viene usata e diventa “coscienza incosciente”). Finisce per illuminare poco e male, viene sommersa dal buio, contaminata da esso e inizia a non collaborare con le sue compagne torce più luminose (va precisato che qui, come in tanti altri testi, si usano i termini Luce e Oscurità, fiamma, torcia, buio ecc. solo a livello di metafora, per indicare realtà altrimenti difficili o impossibili da esprimere bene a parole, va dunque intesa solo un’analogia delicata tra questi termini e le realtà che si tenta di esprimere con essi, e non una letterale identità né un legame diretto con tali realtà).
Il cristallo dell’Oscurità ha dunque un’essenza e una Luce carente, oscurata e deviata dalla sua Sorgente, e per questo anche la conoscenza racchiusa in esso e il potere da esso emanato non possono competere (come si vedrà infatti nel gioco) con la Conoscenza limpida, nitida e non sporcata, e col Potere (il Poter fare in libertà, e in armonia ed interazione profonda col mondo, non il “potere” tirannico e autoritario di chi limita la libertà altrui, limitando ancor di più la propria) sprigionato dall’altra “metà”, dal cristallo della Luce, che è più vicino a ciò che era il cristallo iniziale, prima di dividersi.

Chiudo questa descrizione di Atlantis con l’ultima frase della voce narrante del gioco, che rimane molto in tema con gli ultimi discorsi fatti fin adesso : “La conoscenza è come il Fuoco : dove sarebbe l’umanità senza di essa ?”.

Ecco il video :


Articolo scritto da : Lorenzo Gnosis Amato

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